Lampi e fulmini del Metz 45 CT

Il successo di questo flash è racchiuso al suo interno: la scelta dei componenti in buona parte risultano affidabili e la disposizione  dei circuiti interni si possono riassumere in due gruppi: nella testa girevole un doppio circuito a sandwich che comanda e regola la luminosità della lampada in una parola il  computer  del flash; nell’impugnatura, dietro l’oblò di lettura della fotocellula, prende posto il circuito di  oscillazione  che genera la carica, trasmessa a sua volta al condensatore principale. Il circuito generatore non è altro che un inverter: (l’inverter ha la proprietà di trasformare la corrente da bassa in alta). Infatti  in entrata la debole corrente della batterie, amplificata da un transistor, che oscilla a frequenza audio (ecco spiegato il famoso ronzio che sentiamo durante la fase di carica) , in uscita un grosso condensatore che immagazzina una corrente di circa 300 volt, pronta a scaricarsi sulla   lampada tubolare  a  gas  di Xenon. A questo proposito dopo avere denudato il Metz per evitare di assorbire colpi di corrente sicuramente spiacevoli è obbligatorio scaricare l'energia del condensatore principale: basta mettere in contatto ( corto-circuitare ) i terminali della lampada o dello stesso condensatore  con una resistenza di circa 200 ohm 10 watt.

Lo schema

Questo è uno schema semplificato di un circuito elettronico di un flash e che spero aiuterà a comprendere la composizione elettronica di un flash generico

IN 1

interruttore generale

AT

autotrasformatore

CM

condensatore  di carica

IN 2

interruttore di innesco

BI

bobina d'innesco

FL

lampada flash a gas di Xenon

 

Sotto nella figura al centro una  parabola corrosa per gli effetti di un grande nemico del Metz 45 sia esso CT oppure CL : l’umido che provoca  nel riflettore una vistosa perdita di argentatura speculare. Ad ogni lampo per effetto del relativo calore la plastica della parte più concava si brucerà sempre di più sino a  formare come in figura un alone nero. Le  conseguenze sono la perdita del potere riflettente con diminuzione della luminosità  e deterioramento del gas inerte al suo interno.

metz45 frontale

parabola con bruciatura

metz45 senza copertura

lampade flash con innesco

Guasto A:  il flash a volte  non lampeggia     Tutte le lampade per flash hanno bisogno alle due estremità di una corrente continua di 330 volt , inoltre  sono rivestite  di una vernice protettiva anti esplodente che ne assicura la lunga durata; ma necessita un innesco a basso voltaggio, per evitare che i contatti di sincronismo  delle fotocamere si   brucino ad ogni scatto.In figura sotto sono confrontate lampade di varia potenza e i numeri 45–28–15 si riferiscono al relativo Numero Guida, mentre la bobina d’innesco è teoricamente valida per tutte le tre lampade.

Guasto A :Lampi a tutta potenza   Immaginiamo durante una sequenza di scatti, che i lampi ottenuti sono sempre alla massima potenza,   anche se è stato impostato il computer a valori intermedi:   ovvero flash  sempre in manuale! Il problema risiede in un componente che nel gergo elettronico si chiama Triac: cioè regolatore di tensione. La sigla è CR3JM fornito dalla Mitsubishi, così la sua grande colpa  sta  nella  sua stessa struttura, i suoi tre piedini Anodo-Catodo-Gate risultano troppo vicini, in conseguenza anche le tre piste di collegamento sul circuito stampato risultano  poco  distanziate tra loro quindi  basterà una leggera umidità e tra i terminali si formeranno  scariche elettriche che prendono il nome di arco voltaico.

SCR3JM

FUNZIONE ORIGINALE EQUIVALENTE
triac

CR3JM

TIC 126M
triac

CR6AM

TIC 126M
oscillatore BD288 BD664
oscillatore 2SA1328 BD712

La tabella si riferisce ai componenti elettronici più soggetti a guasti, in quanto sopportano maggior carico di corrente; ma allo stesso tempo non sono facilmente reperibili, così tra le varie prove ho selezionato degli equivalenti. In qualunque caso questa tabella vuole essere solo un suggerimento, senza pretesa di responsabilità alcuna.