Tutto ebbe
inizio da una reale ricerca per "elettrizzare" una vecchia reflex. Anche i
negozianti più forniti dietro qualche insistenza troncavano ogni speranza
con la solita frase: senta mi dia retta quel tipo di pile non viene più
fabbricato da diversi anni.....se riesce a trovarle saranno già vecchie e
scadute. La scena così si chiude con il sottoscritto o qualunque altro
fotoamatore; che non sa se disfarsi della sua buona vecchia camera, per una
più moderna reflex, ma che tutto sommato è sempre una pila - dipendente.
Questa breve storia ha lo scopo di elettrizzare qualche vecchio modello con
pile similari a quelle originali, spesso introvabili: ecco che la tabella
comparativa qui sotto può essere di grande aiuto per rispolverare vecchie
glorie fotografiche degli anni 60 / 70.
La tabella
La lettura dello schema
qui di seguito è molto semplice: La terza “batteria corrispondente” è elencato il tipo di pila che a tutt’oggi è reperibile, ma deve essere utilizzata nella quantità riportata in quarta colonna. Poichè le pile corrispondenti sono di voltaggio inferiore, per raggiungere la tensione desiderata dobbiamo sommare più pile. Per alcune di esse in fase di montaggio sarà bene seguire i relativi consigli (Note A B C): piccoli accorgimenti che permettono un sicuro contatto con i terminali di alimentazione |
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N o t e [A] arrotolare intorno al diametro esterno della pila, nastro isolante formando un cinturino che terrà ferma la stessa all’interno del porta pile. [B] le quattro pile sommate erogano una tensione maggiore ma ciò non crea problemi al circuito dello esposimetro; inoltre avvolgere le batterie con del nastro adesivo largo per meglio isolare dalla massa metallica della fotocamera. [C] ripetere con il nastro adesivo le stesse operazioni del punto B; ma dato che il cilindro di alloggiamento è in plastica l’unione delle pile ha la funzione di dare alle quattro pile un corpo unico.
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Se esiste ancora qualche dubbio, prendete quattro PX 640, poste in serie ( una sopra l'altra per intenderci ) raggiungono uguale altezza, della TR164: il voltaggio singolo è di 1,35 volt ma moltiplicandolo per quattro, otterremo i tanto desiderati 5,4 volt. Questa stessa combinazione è eseguibile in un'altra nota reflex : PRAKTICA LLC - PLC - EE2. Questi modelli ancora molto diffusi avevano il circuito esposimetrico con relativo ago del galvanometro, comandato dalla introvabile pila siglata PX 21 4,5 volt ). |
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Se abbiamo fortuna la soluzione ideale sono tre pile che rispondono al nome di V 1PX od anche RM 1N; ma ad estremo rimedio le quattro pile PX 640 già suggerite faranno l'attesissimo miracolo, anche se il voltaggio ottenuto è superiore di 1 volt. L’ultima riga della tabella è un promemoria nel caso che la PX 28 (6 volt), utilizzata da molte fotocamere non sia la momento reperibile. Questa stessa pila è conosciuta anche sotto altro nome: 4RL44. A volte le sigle nascondono la vera natura del prodotto: così la 4RL44 è la sommatoria di quattro pilette, note come RL44 oppure A76 del valore unitario di 1,5 volt; rimoltiplichiamo per quattro ed otterremo 6 volt. |