Tutto ebbe inizio da una reale ricerca per "elettrizzare" una vecchia reflex. Anche i negozianti più forniti dietro qualche insistenza troncavano ogni speranza con la solita frase: senta mi dia retta quel tipo di pile non viene più fabbricato da diversi anni.....se riesce a trovarle saranno già vecchie e scadute. La scena così si chiude con il sottoscritto o qualunque altro fotoamatore; che non sa se disfarsi della sua buona vecchia camera, per una più moderna reflex, ma che tutto sommato è sempre una pila - dipendente.
Questa breve storia ha lo scopo di elettrizzare qualche vecchio modello con pile similari a quelle originali, spesso introvabili: ecco che la tabella comparativa qui sotto può essere di grande aiuto per rispolverare vecchie glorie fotografiche degli anni 60 / 70.

La tabella

La lettura dello schema qui di seguito è molto semplice:
nella prima colonna sono presenti alcune fotocamere abbastanza diffuse, mentre nella seconda colonna troveremo le relative sigle della pile ormai introvabili.

La terza “batteria corrispondente” è elencato il tipo di pila che a tutt’oggi è reperibile, ma deve essere utilizzata nella quantità riportata in quarta colonna. Poichè le pile corrispondenti sono di voltaggio inferiore, per raggiungere la tensione desiderata dobbiamo sommare più pile. Per alcune di esse in fase di montaggio sarà bene seguire i relativi consigli   (Note A B C): piccoli accorgimenti che permettono un sicuro contatto con i terminali di alimentazione

marca

modello

pila

originale

pila

corrispondente

quantità in

sostituzione

Agfa Rapid PX 23 (volt 5,6)

PX 625

2
Asahi Pentax SP 1000 PX 400(volt 1,35)

RM 312

1 (note A)
Comet NK 135

PX 23 (volt 5,6)

PX 625

2
Fujica ST701 / ST705

PX 400(volt 1,35)

RM 312

1 (note A)
Porst Auto 503

PX 23 (volt 5,6)

PX 625

2
Praktica EE 2 PX 21 (volt 4,5)

PX 640

4 (note B)
Praktica LLC

PX 21 (volt 4,5)

PX 640

4 (note B)
Praktica VLC

PX 21 (volt 4,5)

PX 640

4 (note B)
Voigtlander Vitessa 126

PX 21 (volt 4,5)

PX 640

4 (note B)
Yashica AX TR 164 (volt 5,4)

PX 640

4 (note C)
Yashica Electro 35

TR 164 (volt 5,4)

PX 640

4 (note C)
Yashica GL

TR 164 (volt 5,4)

PX 640

4 (note C)
Yashica MG 1

TR 164 (volt 5,4)

PX 640

4 (note C)
Fotocamere varie

PX 28 (volt 6 )

A76 oppure LR44

4

N o t e

[A] arrotolare intorno al diametro esterno della pila, nastro isolante formando un cinturino che terrà ferma la stessa all’interno del porta pile.

[B] le quattro pile sommate erogano una tensione maggiore ma ciò non crea problemi al circuito dello  esposimetro; inoltre avvolgere le batterie con del nastro adesivo largo per meglio isolare  dalla massa metallica della fotocamera.

[C]  ripetere con il nastro adesivo le stesse operazioni del punto B; ma dato che il cilindro di alloggiamento è in plastica l’unione delle pile ha la funzione di dare alle quattro pile un corpo unico.

 

Se esiste ancora qualche dubbio, prendete quattro PX 640, poste in serie ( una sopra l'altra per intenderci ) raggiungono uguale altezza, della TR164: il voltaggio singolo è di 1,35 volt ma moltiplicandolo per quattro, otterremo i tanto desiderati 5,4 volt. Questa stessa combinazione è eseguibile in un'altra nota reflex : PRAKTICA LLC - PLC - EE2. Questi modelli ancora molto diffusi avevano il circuito esposimetrico con relativo ago del galvanometro, comandato dalla introvabile pila siglata PX 21   4,5 volt ).

Se abbiamo fortuna la soluzione ideale sono tre pile che rispondono al nome di V 1PX od anche RM 1N; ma ad estremo rimedio le quattro pile PX 640 già suggerite faranno l'attesissimo miracolo, anche se il voltaggio ottenuto è superiore di 1 volt. L’ultima riga della tabella è un promemoria nel caso che la PX 28 (6 volt), utilizzata da molte fotocamere non sia la momento reperibile. Questa stessa pila è conosciuta anche sotto altro nome: 4RL44. A volte le sigle nascondono la vera natura del prodotto: così la 4RL44 è la sommatoria di quattro pilette, note come RL44 oppure A76 del valore unitario di 1,5 volt; rimoltiplichiamo per quattro ed otterremo 6 volt.